Protocollo di Kyoto

Il protocollo di Kyoto è stato sottoscritto nella città nipponica da 160 Stati nel 1997.

E' il più importante trattato internazionale su sviluppo sostenibile, diminuzione dell'impatto ambientale e impegno a convertire gli impianti energetici utilizzando fonti di energia rinnovabile e pulita.

Grandi assenti gli Stati Uniti (mentre l'Australia ha ratificato il trattato in ritardo, nel 2007), con la consapevolezza che gli USA sono il paese con la più alta percentuale di emissioni dannose al mondo.

Nel protocollo di Kyoto si legge che i Paesi industrializzati che hanno ratificato il protocollo di Kyoto sottoscrivono l'impegno di diminuire del 5% le emissioni nocive nel periodo che va dal 2008 fino al 2012. La percentuale si solleva fino al 6,5% in alcuni Paesi tra i quali l'Italia.

L'importanza del protocollo di Kyoto riguarda i cambiamenti climatici, problema sempre più sentito a livello globale, dovuto all'utilizzo smodato di materiali dannosi da parte dell'uomo industrializzato.

Particolare importanza assume la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra (metano, biossido di carbonio, ossido di di azoto...) provocati dalle attività industriali ed umane in generale, che provocano un'accelerazione dell'effetto serra grazie a cui l'atmosfera regola la temperatura terrestre, provocando pericolosi aumenti delle temperature medie che sfasano l'equilibrio degli ecosistemi del nostro pianeta.

Il trattato comprende anche una sezione dedicata a ciò che definisce il meccanismo dello sviluppo pulito, che serve ai Paesi firmatari ad ottenere aiuti per la conversione dei propri impianti energetici alla luce dell'uso delle nuove fonti di energia rinnovabili, ed eventualmente la possibilità di richiedere degli aiuti internazionali per raggiungere l'obiettivo primario del protocollo di Kyoto: la diminuzione delle emissioni dannose per la Terra.